CI 2017-03-01
CAMMINARE INSIEME
Notiziario n. 1 – Marzo 2017
E’ parte integrante del presente numero: la Convocazione assembleare, la Relazione sull’attività svolta nell’anno 2016 e lo schema di sintesi del Bilancio consuntivo 2016 così come prevedono le norme statutarie e regolamentari della nostra Associazione.
SOM-MARIO
ABBAIARE ALLA LUNA
- SERVIZI DI PATRONATO E CAF
- CINQUE PER MILLE – UN GESTO DI SOLIDARIETÀ
- PENNA E CALAMARIO
- QUOTA SOCIALE 2017
- NOTIZIE UTILI
- RICORDIAMOLI
CODA DI ROSPO
ABBAIARE ALLA LUNA
Il binomio Radio Meneghina Unione Italiana dei Ciechi di Milano era settimanalmente con “Camminare Insieme”.
Il Giornalista Tullio Barbato cofondatore dell’emittente e direttore della stessa mi ha dato sempre molto credito e usato cortesie.
Una sera, vi era una notizia giornalistica importante che si afferiva all’Inter, mi ha chiesto se poteva intervenire nello spazio di Camminare Insieme con Massimo Moratti, è stata una simpatica esperienza.
In quei tempi Radio Meneghina viveva i suoi anni ruggenti; nella notte di San Silvestro si era tutti in gara, partecipi e compresi, per andare in onda per fare gli auguri, sono state serate indimenticabili.
Nel corso degli anni ho avuto ospiti illustri: artisti, cantanti, politici, attori, navigatori. Ricordo con mestizia l’incontro con Ambrogio Fogar che reduce da camminate sul Pack col cane Armaduk, ha raccontato con grande fervore anche religioso delle sue navigazioni solitarie, dei suoi naufragi, dei suoi salvataggi.
Anni dopo sono andato a trovarlo quando era ormai immobile in un letto: è stato carino e affettuoso: prima che ci accomiatassimo mi ha chiesto se la signora che mi accompagnava fosse la mia amante: Margherita, già dipendente dell’Unione Italiana Ciechi, la cui conoscenza risaliva al 1956. Ed è stato appunto per un suo intervento l’incontro con Fogar, la mamma frequentava la medesima parrocchia.
L’immobilità di Ambrogio era tale per cui mentre mi accomiatavo da questo ultimo incontro, Ambrogio chiamava il suo assistente perché gli grattasse un orecchio…
Vittorio Pinotti re della canzone milanese, inventore dei quattro tempi del liscio ambrosiano, alla radio aveva un suo spazio settimanale, chiunque poteva telefonare e chiedergli una canzone del suo repertorio e anche oltre, Vittorio, subito, corrispondeva alla richiesta eseguendo con la sua insuperabile fisarmonica il pezzo. Vittorio Pinotti è stato anche ospite, non poteva mancare, di “Camminare Insieme”. Nel corso di uno di quegli incontri ha eseguito per la prima volta, accompagnandosi al pianoforte, una sua composizione dedicata alla moglie, la Pucci, che da sempre lo accompagnava; per stare con lui aveva anche imparato a suonare uno strumento.
“El me mund” la musica e le parole che Pinotti ha saputo cantare con quel suo vocione che aveva tante sfumature da risultare particolarmente commovente.
Struggenti erano le parole che hanno raccontato la vita di un cieco che un poco alla volta non vede più neppure le luci della sua città ma che con volontà e sacrificio riesce ad affermarsi nella vita, perché, Pinotti dice, la città è grande e generosa, basta aver voglia di lavorare …
Di Vittorio Pinotti se ne hanno sempre molti ricordi: è del tutto casuale che una segretaria dell’Unione riportasse un episodio di un suo familiare che al tempo in cui il Pinotti si esibiva in un noto locale di Corsico di allora, erano gli anni 60, al “Burlagiò”, era trattenuto, amorevolmente, bambino, seduto sul pianoforte del musicista, mentre si esibiva.
La passerella sarebbe lunga, concludo l’elenco degli ospiti con Aldo Aniasi che aveva una grande considerazione per l’Unione Italiana dei Ciechi; la sera nella quale era ospite ho avuto libertà di intrattenerlo su molti aspetti della vita politica e di tutti i giorni; a un certo momento gli ho chiesto quale fosse stato il suo primo amore, “…sono trascorsi tanti anni cosa vuoi che ricordi…” poi, nel corso di uno stacco musicale …“ma Censabella cosa vuoi che ti racconti, mia moglie è alla radio che mi ascolta …” Ora, ho deciso di concludere, dopo 36 anni di ininterrotta conduzione, prima a Radio Meneghina, poi, quando quella radio per questioni relative alla propria realtà ha interrotto la sua programmazione, ho proseguito con Radio Hinterland la mia attività di conduttore. Ora, si è conclusa anche questa esperienza con il 31 dicembre 2016. In realtà contemporaneamente vi è stata pure una breve presenza presso Radio Lodi fattami interrompere perché mi era venuto l’estro di far leggere un articolo tratto da un grande settimanale nel quale era stato scritto che in pubblico i cosiddetti normodotati si vergognavano di avere avuto rapporti con donne disabili.
Radio Meneghina tutti quegli anni, sono stati d’oro, è stata pure un palcoscenico di sentimenti e di umanità: vi erano microfoni aperti per tutti e chiunque poteva accedervi trovando affetto e comprensione.
Di quegli anni è rimasta Clorinda Bigiarini non vedente di 94 anni scomparsa proprio in questi giorni che intratteneva con tutti, conduttori e ascoltatori, antiche storie di quando bambina pascolava le capre al Monte Fumaiolo. Da qui è nata la storia di Clorinda Bigiarini che accudiva le sue 11 capre perché la madre, mungendole, desse da mangiare a tutta la famiglia. Clorinda si è anche adoperata per aiutare, anche finanziariamente, alcuni che si rivolgevano a lei. Clorinda ha avuto tre figli, si era sposata, senza quasi conoscere il marito, pochi giorni prima della partenza per il fronte. Dopo qualche anno è tornato a casa molto imbarazzato, tutto imbacuccato e molto triste come se volesse nascondere qualcosa; così Clorinda, dopo la gioia di aver potuto … riabbracciare il marito, aveva compreso il suo disagio: lui non glielo aveva detto, aveva perso un braccio in guerra.
Non potrò mai dimenticare i rapporti con Radio Meneghina, non potrò mai dimenticare quelle voci, soprattutto la disponibilità di Giulio e Rino che erano i più importanti conduttori.
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SERVIZI DI PATRONATO E CAF
Anche quest’anno, la Sezione, a seguito della sottoscrizione della convenzione con ANMIL, offre servizi di Patronato e CAF per l’espletamento di pratiche assistenziali e previdenziali. Per la denuncia dei redditi (Modello 730) ai soci in regola con il versamento della quota sociale, si chiede un piccolo contributo. Per familiari e amici dei soci sono previste tariffe agevolate.
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CINQUE PER MILLE – UN GESTO DI SOLIDARIETÀ
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione provinciale di Milano invita anche quest’anno i non vedenti, familiari, amici, volontari e simpatizzanti a devolvere il 5 per mille nella circostanza dell’annuale dichiarazione dei redditi. Non occorre sottolineare l’importanza di questa devoluzione. I proventi saranno impegnati anche per il finanziamento dei corsi di autonomia e mobilità e per il servizio di accompagnamento.
Perché la devoluzione avvenga occorre annotare il nostro Codice Fiscale: 800 95 17 01 57.
Ricordiamo che il 5 per mille anche se non sottoscritto viene ugualmente ritenuto dallo Stato.
Possono devolvere il 5 per mille alla nostra Associazione tutti coloro che pur non sottoscrivendo una denuncia dei redditi (Unico o 730) ricevono il CUD, compilando l’apposita modulistica allegata; occorre poi inserire quel modulo in busta chiusa e consegnarlo a un ufficio postale o in banca o a un CAF indicando che il beneficiario è l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano con il corrispondente Codice Fiscale.
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Milano, 11 novembre 2016 - Illustrissimo e caro Presidente Radio Interland
“Gentile Presidente,
da molti anni ormai l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano è ospite della tua, vostra Radio, così come io stesso essendo conduttore di Camminare Insieme.
Io non so, non posso sapere quanto la “nostra” trasmissione possa essere stata gradita.
Ho cercato, come è mio stile e costume diffondere in quello spazio oltre a notizie di normale consumo e di interesse per tutti, informazioni che potevano essere utili, sia ai non vedenti sia alla società tutta.
Questa iniziativa ha per l’Unione di Milano un certo onere che il presidente Rodolfo Masto forse può essere ancora disponibile a sostenere, a condizioni che l’impegno avesse ancora valore e senso.
Quasi un anno addietro il presidente Masto ha inviato una lunga nota che oltre a esprimere gratitudine per l’ospitalità chiedeva un parere circa il proseguire dell’iniziativa.
Attendo, scrivevo allora, un tuo cortese riscontro. Ora, prima di concludere, debbo inviarti anche a nome dell’Unione Italiana dei Ciechi di Milano e del suo Presidente le espressioni della “nostra” gratitudine per tanta ospitalità.
Con il 31 dicembre cesseremo di inviarvi il CD, è stata un’esperienza che non potrò mai dimenticare: conduco Camminare Insieme dal 20 aprile 1980; diceva mio padre: “cosa fatta capo ha…”.
Per quanto mi attiene ho comunque deciso di interrompere la mia collaborazione dal 31 dicembre 2016. Radio Interland potrà sempre ottenere notizie relative alla nostra attività attraverso il periodico che, non casualmente, è Camminare Insieme. La Radio potrà sempre accogliere e diffondere le notizie che riterrà più opportune.
Con immutata deferenza, ti giungano i sensi della nostra più viva gratitudine. Un abbraccio.
PS - Il silenzio è ritenuto conclusivo. Mario Censabella”
Il dado è tratto, non è … Giulio Cesare, questa volta sono io ad aver preso una decisione, di concerto con il Presidente Rodolfo Masto, che pone fine a una iniziativa che questa volta le circostanze della vita lo hanno reso giusto.
Un poco di storia, nel lontano 1978, ero da 4 anni presidente della Sezione di Milano, avevo pensato che la presenza dell’Unione, presso una radio libera con una propria trasmissione, potesse essere importante, allora non erano molte le radio libere che erano sorte.
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Anche per l’anno 2017 la quota sociale rimane invariata, euro 49,58, invitiamo tutti i nostri associati a rinnovare il tesseramento per l’anno 2017 ed eventualmente aggiornarlo per gli anni precedenti, qualora non si fosse ancora provveduto.
Attraverso l’Unione si sono potuti ottenere e mantenere tutti i benefici attualmente in godimento dai disabili visivi.
L’Unione ha avuto riconosciuto il diritto di rappresentanza e di tutela anche in tutti quei contesti nei quali i non vedenti sono oggetto o soggetto.
Oggi, essere soci dell’Unione è una sicurezza per la salvaguardia dei diritti acquisiti. L’Unione rimane sempre la risorsa per ogni nostra rivendicazione. Anche chi non chiede nulla sappia che ogni giorno chi non vede è fruitore di benefici acquisiti dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti; tutti insieme unitariamente siamo una forza e una realtà non facilmente domabili.
Ricordiamoci di fare il nostro dovere: se 49 euro e 58 centesimi tutti in un botto fossero troppi vi è la possibilità di sottoscrivere una delega che consente di pagare la quota sociale rateizzata con ritenute effettuate direttamente sui ratei di pensione e/o di indennità di accompagnamento. E’ un’opportunità che consente di essere sollevati da un adempimento burocratico attraverso il suo automatismo.
La quota sociale è comprensiva di percentuali che statutariamente sono riversate alla Sede Centrale e al Consiglio Regionale UICI.
Ricordate: una recente modifica del Regolamento associativo dispone che qualora la quota non fosse rinnovata annualmente, al secondo anno decade l’appartenenza all’Unione, verrà così a interrompersi la soluzione di continuità rispetto alla data d’iscrizione; sarebbe un …peccato perdere il diritto ad essere soci storici e quindi la possibilità di avere assegnata una medaglia per i cinquant’anni di ininterrotta appartenenza all’Unione.
Inoltre, chi volesse manifestare direttamente particolare e tangibile riconoscenza alla nostra Sezione, potrà offrire un contributo, conta il gesto e non la quantificazione economica.
L’iscrizione all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Milano dà anche il diritto a ricevere il periodico Camminare Insieme, organo ufficiale della Sezione che viene inviato gratuitamente in stampa a grandi caratteri, in versione braille, su CD testo o MP3.
I soci dell’Unione hanno diritto a ricevere a richiesta, gratuitamente, il Corriere dei Ciechi, mensile, organo ufficiale della nostra Associazione.
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Guida alle agevolazioni fiscali per disabili
Informo che l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova edizione della Guida alle Agevolazioni Fiscali per Disabili, aggiornata a gennaio 2017.
La copia in formato PDF è scaricabile direttamente dal sito http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/agenzia
Coloro che avessero la necessità di assistenza per l’eventuale consultazione, o di richiederne copia sia cartacea sia per posta elettronica, possono rivolgersi alla segreteria di presidenza 02/78 30 00 interno 7.
Tirrenia – Casa Vacanze Centro Le Torri
La struttura, ha assunto un’organizzazione in grado di corrispondere alle esigenze particolari dei non vedenti e offrire opportunità per tutte le esigenze turistiche: ottima accoglienza alberghiera, raffinata offerta di ristorazione, intrattenimenti e altro ancora.
Ogni anno vengono organizzati periodi di vacanza dedicati ai non vedenti anziani e ai loro eventuali accompagnatori per i quali sono applicate tariffe agevolate rispetto a quelle ordinarie.
I nostri comunicati e le nostre segreterie telefoniche, conterranno i particolari relativi ai periodi e ai costi pro capite per le diverse vacanze. Per informazioni contattare il numero 050/32.270.
Dal Movimento Apostolico Ciechi - Casa Vacanza a Corbiolo
Il Movimento Apostolico Ciechi offre a non vedenti ed eventuali accompagnatori, un piacevole soggiorno presso la propria Casa vacanze “Teresa Fusetti” a Corbiolo - Bosco Chiesanuova, Via della Fontana 5 a 25 km da Verona (altitudine 850 mt.). - 30 stanze con servizi in una confortevole struttura priva di barriere architettoniche. Per adesioni chiamare il numero 045/705 05 12 – sito: www.casafusetti.it
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da novembre 2016 a marzo 2017
Annunziata Anna - Bigiarini Clorinda - Calabrò Franco - Ferla Caterina - Grasso Lorenzo - Majeron Luigi Renato - Negroni Alessandrina Ramorino Marco - Rasinterra Luigi - Zof Franco.
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CODA DI ROSPO
Era una …biondassa prosperosa, professione manicure, alla …bisogna c’era sempre. Erano i primi anni 70, avevo ancora il cane guida; mi ero recato a Varese presso l’Unione per alcuni adempimenti istituzionali, allora mi accadeva così. Avevo pensato che la …biondassa potesse venirmi a prendere, sarei ritornato a Milano molto comodamente: appuntamento ore 21 alla stazione.
Erano già le 22 e nessuno appariva; un addetto della stazione mi aveva interpellato già diverse volte chiedendomi se avessi qualche necessità: “ho un appuntamento con un amico che doveva venirmi a prendere … Ma…”. Mi vergognavo a confessare che l’appuntamento fosse con una donna, questione di orgoglio: “..bisogna essere degli irresponsabili, senza coscienza, non si può lasciare un cieco in mezzo alla strada …”.
Più tardi, erano già le 23,30, pensavo al buon Samaritano, infatti è tornato: “non mi sento di lasciare qui uno come lei, mi dica se desidera essere accompagnato in qualche luogo …”. Avevo ipotizzato di chiedergli di accompagnarmi in un albergo, treni per Milano non ve ne erano più, non sapevo quale fosse il costo del pernottamento, non volevo rimanere senza un soldo, così ho accettato la proposta del provvido amico: mi avrebbe chiuso a chiave in una sala d’aspetto, al mattino intorno alle sei mi sarebbe venuto a prendere per accompagnarmi al primo treno per Milano. Ero molto preoccupato, i tempi non erano belli ma non è che qualche ceffo sarebbe venuto ad aggredirmi portandomi via i soldi che avevo risparmiato non pernottando in albergo? Non è che poi il mio cane cospargesse qualche sordidezza sull’impiantito di quella sala d’aspetto. Mi sono addormentato avvolto nel mio impermeabile, era ottobre, faceva abbastanza freddo, mi sono avvolto nel mio indumento, forse pensavo così che passasse la notte fra veglia, sonno, paura e speranza. Mi sembra di ricordare che l’amico, il Samaritano, fosse venuto a fare un’ispezione, anche il mio cane lo ha considerato tale, non ha abbaiato. Intorno alle 6 il nostro protettore è venuto a liberarci, mi ha accompagnato al treno; il suo partire mi è apparso un sollievo, quasi una liberazione. Alle 8 dovevo essere a Milano per iniziare il mio turno di lavoro, di travet.
Nel corso di quel mattino ho … rovesciato sulla … biondassa tutto il mio risentimento e le mie rimostranze. “Sei tu che mi hai ingannato, ho atteso fino a mezzanotte … salivo e scendevo dall’auto per cercarti meglio, mi avranno scambiato per una poco di buono …”. Nel corso di quel mattino tutto si è poi chiarito, lei mi attendeva in piazza della stazione Ferrovie dello Stato, io in quella delle Ferrovie Nord, personalmente non sapevo che a Varese vi fossero due stazioni... la biondassa a un certo punto, lei sapeva delle due stazioni, aveva avuto un dubbio, ma per la notte o per altro non ha saputo risolversi: la notte era troppo fonda.
Successivamente ho incontrato ancora la biondassa, professione manicure, che però aveva un condizionamento psicologico di ordine pratico: aveva un cugino cieco che abitava in un appartamento sotto il suo e non voleva che “egli sapesse”, quindi noi eravamo obbligati a salire le scale che dai box portavano a casa sua, con le scarpe in mano, non potevo proferire parola né sorridere, quasi un mesto pellegrinaggio, bisognava solo aver pazienza, poi la posta era lì, a portata di mano.
Questo amico era molto legato all’Unione Italiana Ciechi, nella fattispecie a quella di Como. Mi era capitato che viaggiando spesso sulla linea Milano Lecco, un signore dell’Union Carbide mi avesse dato un assegno di 500 mila lire per l’Unione … posto che vai Unione che trovi.
Sono un facile conversatore e quando mi capitava raccontavo agli interlocutori le attività e le benemerenze dell’Unione Italiana Ciechi.
“…No, Censabella, hai avuto un’oblazione sul territorio comasco: i soldi li devi consegnare all’Unione Ciechi di Como!”
MC
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AVVISO DI CONVOCAZIONE DIRITTO DI PARTECIPAZIONE
l’Assemblea dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Sezione provinciale di Milano è convocata domenica 30 aprile 2017 presso il Salone Barozzi dell’Istituto dei Ciechi di Milano, Via Vivaio, 7 alle ore 8.30 in prima convocazione, alle ore 9.30 in seconda convocazione.
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